“TamTam”, l’appuntamento periodico sull’approfondimento di alcuni degli aspetti divulgativi della Cultura Hip Hop da parte della redazione di Hip Hopera Foundation, per questa sua terza uscita vi porta alla scoperta del mondo delle fanzines, riviste e magazines di “settore” e lo fa partendo da quella che è considerata la prima in assoluto in Italia, “Hip Hop Tribe Magazine” o semplicemente “Tribe”.
Fondata nel 1991 da Kay One, Airone e Adstar,i primi due writers milanesi della prima ora e il terzo titolare dello storico negozio di abbigliamento “Wag” ma tutti con la passione dell’Hip Hop, assemblando fotocopie e fotografie, era una fanzine, termine che indica una rivista autoprodotta, dai contenuti all’impaginazione fino alla stampa, solitamente fotocopiata o al massimo ciclostilata, quasi sempre in bianconero e distribuita a mano o spedita tramite posta a chi ne fa richiesta, che segnò la storia del writing italiano come il primo mezzo di diffusione della cultura a livello nazionale e internazionale diventando voce ufficiale del movimento Hip Hop nostrano.
La fucina dove “Tribe” vide la luce fu lo storico negozio di streetwear “Wag”, considerato “la mecca” dell’Hip Hop milanese e primo negozio del genere in Italia, oggi ancora in attività. I primi numeri vennero realizzati a mano, assemblando le pagine con collage fotografici, scrivendo i testi con la macchina per scrivere e i titoli con i letraset, i caratteri tipografici “trasferibili”. Col passare del tempo, “Tribe” divenne il punto di riferimento del writing nazionale, la sua distribuzione avveniva tramite i writers delle varie città sia italiane che estere, nelle convention di graffiti o nelle jam e nei negozi di cultura street sparsi sulla penisola, arrivò anche ad essere distribuita in vari continenti tramite la catena Tower Book e si aggiudicò anche il primato di essere la prima fanzine italiana dedicata ai Graffiti e all’Hip Hop interamente stampata a colori.
“Tribe” non si occupava solo solo di writing come già detto, al suo interno si potevano leggere interviste a hiphoppers provenienti dalla varie discipline (writing, djing, breaking ed mcing), articoli sulle crews e i gruppi musicali del momento, recensioni di dischi rap americani e nostrani con tanto di testi e traduzioni delle canzoni e reportages e segnalazioni di vari concerti, articoli sullo “style” e lo street fashion e sul mondo dello skateboarding ed anche uno spazio dedicato ai “cugini” del movimento Reggae.
L’esperienza di “Tribe” è durata quasi un decennio, il dodicesimo e ultimo numero uscì alla fine degli anni novanta ma è innegabile il suo contributo alla diffusione dello stile italiano in tutto il mondo riuscendo a instaurare nuove connessioni e stimoli tra tutti gli artisti della scena nazionale e i maestri del writing americano ed europeo, alcuni dei quali, come Phase 2, Sharp, Daze, Loomit, Kave hanno lasciato a “Tribe” copertine personalizzate entrate poi nell’immaginario di tutti i writers e hiphoppers nostrani dell’epoca.
Giuan
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Di seguito le 12 copertine di “Hip Hop Tribe Maganize” e i link dove scaricare i primi quattro numeri in formato PDF.
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Un Ringraziamento particolare a KayOne per le foto delle copertine e a Bol e alla sua pagina @WritingMagazinesPDF.