Per alcuni anni non furono fatti film sulla danza dopo la saga di House Party. Bisogna aspettare il decennio successivo perché arrivi Save The Last Dance, con una bellissima colonna sonora. Tra i protagonisti troviamo anche Fredro Starr degli Onyx, Julia Stiles e Sean Patrick Thomas. Il film offre una buona rappresentazione della cultura Club Hip Hop, e segna la prima fusione dell’Hip Hop Freestyle con la Danza Classica.

Successivamente, arriva Stomp the Yard, dove compaiono anche NeYo e Chris Brown. In questo film, si assiste a una fusione tra l’Hip Hop Freestyle e lo Stomp, molto in auge nelle Università Americane. Anche questo film riscuote un discreto successo, ma il film che domina il primo decennio del nuovo secolo è sicuramente Street Dance Fighter, con i B2K. Credo che sia l’ultimo film veramente in sintonia con la filosofia Hip Hop e con l’Hip Hop Dance stessa. Purtroppo, negli anni a venire, diventa marginale e si accorpa sempre a più discipline.

Nello stesso periodo esce anche Honey, con Jessica Alba e un cameo di Missy Elliot. È un film carino ma non fondamentale. Comunque, va bene al botteghino e ne esce una trilogia. Il secondo episodio, che preferisco, ha un taglio più urbano, e la trilogia finisce con la cantante/ballerina Cassie, approdando verso l’Afro/Dancehall.

Dopo Save The Last Dance, c’è un aumento vertiginoso dei corsi di Hip Hop Dance e le scuole si moltiplicano. La richiesta per questa tipologia di film aumenta. Con un aumento di budget, nasce la saga di Step Up con i suoi 5 capitoli.

Il problema per questa ultima saga è che, con l’avvento di tanti stili nuovi, hanno cercato di aggiungere film dopo film sempre più stili legati a questa scena denominata urban. Secondo me, hanno esagerato, creando confusione e aggiungendo anche Capoeira, Parkour e altre discipline per attirare più pubblico possibile. I film erano molto patinati e confezionati bene, moltissimi ballerini di fama furono coinvolti. Grazie a questa saga, ogni nazione creò un proprio “Step Up”, ma purtroppo mai arrivando alla qualità della saga originale. Anche in Europa, con Street Dance, purtroppo giocano ancora una volta la carta della Danza Classica. Tuttavia, il secondo capitolo è più coinvolgente, anche se il format purtroppo non si discosta mai dai soliti canovacci. Anche l’Italia ci ha provato con “Balla con Me”, uscito insieme ad altri film di quel periodo mediocri. Anche noi non abbiamo fatto una bella figura.

Interessante invece il film francese “The Dancer”, che si discosta da qualsiasi altro film degli ultimi 20 anni. Una ballerina muta riesce a parlare attraverso la danza. Non vi spoilererò nulla, andatelo a cercare. Il film era prodotto da Luc Besson.

I Canadesi avevano preso i diritti per il sequel di Street Dance Fighter, dove era presente anche Storm (che non ballava) e i Flying Steps. Purtroppo, il film non era a livello. Si vocifera un sequel con gli stessi attori, sperando di bissare la qualità del primo.

Invece, le commedie dagli anni 90 hanno sempre avuto un grande successo, sia al cinema che in TV, con film e sitcom dove sempre più spesso rapper partecipavano alle produzioni. Ricordo “Moesha” con Brandy, “Living Single” con Queen Latifah, lo show televisivo “A Living Colour” con Jamie Foxx, “Martin” con Martin Lawrence, “Fresh Prince of Bel Air” con Dj Jazzy Jeff & The Fresh Prince. “Family Matters”, dove parteciparono anche Johnny Gill e Boogaloo Shrimp, o “Tutto in Famiglia” con Marlon Wayans. Ultimamente, su Netflix trovate anche “All about the Washington” con Run dei Run DMC.

Nella categoria dei film, tra le centinaia di produzioni, vi consiglio “Chi non Salta Bianco è” con Wesley Snipes e Rosie Perez, “Soul Food”, che è una commedia bellissima sui sentimenti, “Strickly Business”, “Detective Shame”, “Pioggia di Soldi”, “CB4” di Chris Rock, di cui abbiamo già parlato, la saga di “Bad Boys”, “Da Poliziotto a Ladro”, sempre con Martin Lawrence, la parodia di “Pensieri Pericolosi” con Michelle Pfeiffer, con una mega colonna sonora dal titolo “Pensieri Spericolati”. Ricordiamo il secondo capitolo di “Sister Act”, dove troviamo Lauryn Hill.

Eddie Murphy, che negli anni 80 prende un posto rilevante a livello mondiale come comico, con film come “Beverly Hills Cop”, “Il Bambino d’Oro”, “Una poltrona per Due”, “Il Principe cerca Moglie”. Negli anni 90 ritorna con superclassici come “Il Principe delle Donne” e i due capitoli de “Il Professore Matto”. Principalmente poi ritornerà in auge con “Dreamgirls”, dove conferma di avere una grande dote canora.

Su Amazon Prime in questi giorni esce il sequel “Il Principe cerca Figlio”, con il cast originale e un sacco di chicche.

Anche Spike Lee continua a produrre ottime produzioni come “Get on the Bus”, “Clockers”, “Crooklyn”, “Malcolm X”, “Jungle Fever”, “Girl 6”, “He Got Game”, “Bamboozled” e tanti altri. Vi ho elencato i film più vicini alla Cultura Hip Hop, ma cercò anche di cambiare tipologia, comunque rimanendo fedele al suo stile impegnato, a parte isolati episodi.

Quindi, il cinema afroamericano diventa sempre più prolifico, creando centinaia di film, serie tv, sitcom, cartoni animati, fino ad arrivare a Walt Disney con il recente “Soul” e qualche anno fa “La Principessa e il Ranocchio”. Con l’arrivo delle piattaforme digitali, aumentano anche serie tv e documentari su personaggi e fatti storici, che spesso e volentieri non venivano raccontati nei programmi scolastici.

Difficile elencarvi tutto quello che è uscito, anche perché, ad esempio, in America sono stati prodotti diversi biopic per la TV davvero ben fatti. Questi raccontano la vita e la carriera di artisti come New Edition, TLC, Aaliyah, Toni Braxton, Bobby Brown, Salt’n’Pepa, solitamente prodotti dai canali specializzati in questo tipo di produzioni, Lifetime e BET.

Rimanendo sui biopic, ricordiamo quelli delle grandi produzioni come “Notorious”, “All Eyez on Me”, “Malcolm X”, “Straight Outta Compton”, “What’s Love Got to Do with It”, “The 5 Heartbeats”, “Ali”, “Get on Up”, “Ray” e molti altri.

Ora vi segnalo i film che dal 2000 non potete non aver visto, oltre a quelli già nominati:

  • Drumline
  • Ghost Dog
  • Barbershop
  • The Beauty Shop
  • Dave Chapelle’s Block Party
  • Sylvie’s Love
  • Girls Trip
  • Precious
  • The Forty Year Old Version
  • Hidden Figures
  • Ma Rainey Black’s Bottom
  • 12 Anni Schiavo
  • Una Notte a Miami
  • Selma
  • Spider Man: Into a Spiderverse
  • Get Out
  • Blackkklansman
  • Us
  • Black Panther
  • Hustle & Flow
  • Love & Basketball
  • Paid In Full
  • Cadillac Records
  • Sparkle
  • Brown Sugar
  • Fighting Temptations
  • Fresh
  • Jason’s Lyrics
  • How High
  • 8 Mile
  • Dope
  • Freedom Writers
  • Kings
  • Dance Flick
  • Get Down
  • Beats
  • Roxanne Roxanne
  • Break
  • When They See Us.

Qui ci sono solo gli essenziali. Il bello del cinema è anche il trovare il proprio filone e scoprire a dove ti porterà il tuo viaggio. Ricordiamoci anche che non tutto il Cinema Afroamericano rispecchia la Cultura Hip Hop, quindi è facile perdere la strada. C’è l’impegno, c’è la sola voglia di divertirsi, l’importante è che alla base ci sia una giusta direzione.

Arriverà in futuro un altro capitolo dove andremo più a fondo, ma prima ci sono molte altre cose da scoprire. Buon Divertimento dal vostro Hip Hop Nerd di quartiere.

Stritti.