Something from Nothing: The Art of Rap” è un documentario del 2012, diretto da Ice-T, figura apicale del rap della costa ovest statunitense e in seguito attore. Presentato per la prima volta al Sundance Film Festival del 2012, l’ex gangsta rapper ha intervistato quasi 50 dei suoi colleghi per raccontare la storia e l’evoluzione del genere.
Il documentario si apre con una citazione di Ice-T in cui afferma che il rap è una delle ultime forme di espressione libera, e “The Art of Rap” si impegna a dimostrare quanto questo genere musicale sia profondo, complesso e artistico.
Il film inizia con Ice-T che si muove attraverso diverse città degli Stati Uniti, intervistando alcuni dei rapper più influenti e rispettati del panorama hip-hop. L’elenco delle celebrità intervistate è impressionante e include nomi come Grandmaster Caz, Rakim, Nas, Ice Cube, Bun B, Redman, Big Daddy Kane, Mos Def, Q Tip, Immortal Technique, Eminem, Kanye West, Common, Dr. Dre, Snoop Dogg, Wu Tang Clan, Chuck D, KRS ONE e molti altri.
Ogni intervista è strutturata in modo che i rapper condividano le proprie esperienze, riflessioni e approcci alla creazione musicale. Magistrale è il racconto di Rakim su come compone le sue strofe, non è un caso che gli sia stato affibbiato il titolo di God Mc.
Una delle peculiarità di “The Art of Rap” è la spontaneità delle interviste. Ice-T pone domande approfondite, specifiche, incoraggiando i rapper a parlare apertamente della loro arte e di come la vivono offrendo un’opportunità unica di entrare nell’anima degli artisti e comprendere il loro processo creativo.
Un altro degli aspetti su cui Ice T si concentra è il rapporto tra il rap e la lingua, evidenziando come i rapper siano poeti moderni che giocano con le parole in modo astuto e creativo suggerendo allo spettatore che il rap è molto più di una serie di rime, rappresentando piuttosto una forma elevata di espressione linguistica.
L’approccio visivo di Ice-T nel documentario è altrettanto incisivo. Il regista utilizza diverse tecniche per catturare l’essenza dell’hip-hop e dei suoi artisti. Le riprese delle città, degli studi di registrazione e degli spettacoli dal vivo forniscono un contesto visivo che si fonde perfettamente con le interviste.
Inoltre, la decisione di Ice-T di presentare solo le voci dei rapper senza mostrare domande o risposte dal giornalista conferisce al documentario un tono intimo e concentrato sulla musica stessa.
Il documentario esplora anche le radici dell’Hip Hop, tornando indietro nel tempo per analizzare come questo genere musicale è nato nelle comunità afroamericane e latinoamericane a New York. Ice-T e gli intervistati riflettono sulle influenze culturali e sociali che hanno plasmato il rap, sottolineando la sua connessione con la vita di strada e la lotta per la giustizia sociale.
I rapper intervistati sottolineano come il loro ruolo non sia solo quello di intrattenere, ma anche di riflettere la realtà delle comunità da cui provengono. Le loro liriche affrontano temi come la povertà, la discriminazione, la violenza e l’ingiustizia, contribuendo a dare voce a coloro che spesso vengono trascurati dalla società.
Il documentario mette inoltre in luce la competizione sana e la rivalità che hanno caratterizzato la storia dell’Hip Hop. Gli artisti condividono storie di battaglie di freestyle in cui dimostrano la propria abilità e originalità e che questo elemento competitivo ha spesso portato a una crescita artistica, con i rapper che si sfidano a vicenda per eccellere sempre di più nella loro arte.
La colonna sonora di “The Art of Rap” è, naturalmente, un elemento fondamentale del film. La selezione musicale abbraccia l’intera storia dell’Hip Hop, con brani iconici e rappresentativi del genere. La musica diventa un elemento narrativo a sé stante, contribuendo a enfatizzare l’importanza dell’Hip Hop nella cultura contemporanea.
“The Art of Rap” è un tributo appassionato alla cultura Hip Hop come dice lo stesso Ice T durante un’intervista sulla sua motivazione per realizzare il documentario: “È semplice, è una lettera d’amore all’Hip Hop”. Ice-T ha creato un documentario che va oltre la superficie del genere, scavando nelle menti e nei cuori degli artisti per rivelare la vera essenza di questa forma d’arte.
Il film rappresenta un contributo significativo alla comprensione e all’apprezzamento dell’Hip Hop, dimostrando che il rap è molto più di un genere musicale; è un riflesso autentico della vita, dell’arte e della creatività afroamericana e umana.
Titolo: The Art of Rap
Anno: 2012
Durata: 113 min