Hip Hopera Foundation inaugura “Tam Tam”, il nuovo appuntamento dedicato alla conoscenza della Cultura Hip Hop attraverso i libri, le riviste, i film e i documentari che ne hanno tracciato alcune linee fondamentali, partendo da quello che è considerato come uno dei saggi più autorevoli in materia. 

Un’ulteriore occasione di approfondimento e confronto, per chiunque voglia coglierla e, magari, completarla con spunti e suggerimenti.

“CAN’T STOP WON’T STOP”

– L’incredibile storia sociale dell’Hip Hop – di Jeff Chang

Il viaggio attraverso gli eventi che hanno segnato le tappe evolutive della Cultura Hip Hop parte da dove tutto è nato, il Bronx di fine anni sessanta del secolo scorso, con la celebrazione delle origini giamaicane del fenomeno dei Dj’s, tra i Sound Systems più potenti e i Block Parties originali. 

Ma per arrivare a comprendere davvero la genesi del Movimento partito dal basso, Jeff Chang esplora palmo a palmo il terreno che ha dato vita alle Gangs giovanili più violente, la loro diffusione capillare e corrosiva, l’influenza sulla popolazione e l’ambiente circostante e l’inesorabile esplosione di efferatezza, dettata dal contesto sociale e politico newyorkese e statunitense. La matrice positiva e costruttiva che ha contrapposto la propria forza al declino di un’intera generazione e che ha portato al fiorire rigoglioso di quella che diventerà una vera Cultura, è da ricercarsi nel genio di figure ormai leggendarie come Clive “Dj Kool Herc” Campbell, riconosciuto all’unanimità come “The Godfather of Hip Hop”, e alla sua intuizione sull’importanza rivoluzionaria della ricerca del Break, la porzione ritmica di un brano che, risuonata più e più volte usando due copie dello stesso disco contemporaneamente, crea un Loop, capace di esaltare le evoluzioni dei ballerini presenti, i Break Boys o B-Boys, appunto, e quello che doveva essere solo un modo per intrattenere la folla,  diventa un rituale tribale e quasi mistico, elevando il Dj a sacerdote e profeta di un nuovo modo di concepire la musica e la danza, ma anche di soppiantare la violenza, canalizzando l’energia verso una nuova forma di sfida, condotta ed esaltata dal Dj stesso e dalla sua arte. 

Il percorso procede fino all’avvento degli MC’s e dei Rappers, che partiti come figure collaterali e funzionali ai Dj’s, hanno poi condotto realmente il gioco, arrivando a diffondere in tutto il mondo il verbo del Rap e della Cultura, attirando interessi economici e mediatici senza precedenti, ed influenzando la comunicazione in ogni sua espressione. Gli approfondimenti sono legati alle interviste di stampo giornalistico, ad esponenti autorevoli, a Pionieri ed artisti impegnati in tutte le discipline fondamentali. 

Il libro, pubblicato da “Picador” nel 2005 ed edito in Italia da “ShaKe Edizioni”, è stato insignito dell’ “American Book Award 2005”, ricevendo numerose menzioni dalla critica, soprattutto per il lavoro svolto nell’evidenziare gli aspetti sociali dell’Hip Hop. Aspetto, questo, che lo ha esposto anche a numerose polemiche, perché alcuni studiosi hanno visto la forza artistica delle  quattro discipline dissolversi completamente lasciando spazio solo alla matrice politica della Cultura. Ma lo stesso Jeff Chang sottolinea come la sua opera non voglia essere la risposta definitiva a nessuna domanda, ma solo una delle numerose visioni di ciò che realmente ha generato ed alimentato la più influente delle culture del Ventesimo Secolo.

Jeff Chang è un giornalista e critico musicale americano che si occupa di Cultura Hip Hop e ha scritto per più di vent’anni su alcune delle più prestigiose testate del settore come “URB”, “Rap Pages”, “Spin”, “Vibe” e “The Bomb” ed attualmente è il direttore esecutivo dell’ “Institute for Diversity in the Arts + Committee on Black Performing Arts” presso la Stanford University. 

Nel 1993, ha co-fondato e gestito l’etichetta indie Hip Hop, allora conosciuta come “SoleSides”, divenuta poi “Quannum Projects”. 

Ha contribuito a lanciare le carriere di artisti come DJ Shadow, Blackalicious, Lyrics Born e Lateef the Truth Speaker. Nel 2005 pubblica “Can’t stop won’t stop” con cui vince il “The American Book Award” e il “The Asian American Literary Award”, nel 2007 pubblica “Total Chaos: The Art and Aesthetics of Hip-Hop”, una raccolta di interviste e discussioni sulla Cultura e nel 2014 dà alle stampe “Who We Be: The Colorization of America”, dove si allontana dall’analisi dell’Hip Hop in quanto tale, per concentrarsi su “le implicazioni culturali della nuova maggioranza americana” e “la storia sociale, l’influenza culturale e la vendita massiccia di multiculturalismo in America negli ultimi trenta anni “.

Giuan

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di Jeff Chang

Editore: ShaKe Edizioni

Collana: Black Prometheus

Anno edizione italiana: 2009  

Pagine: 451

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